Peelings chimici

Una pelle più giovane e senza imperfezioni

Per peeling si intende un trattamento di levigazione della pelle e rimozione degli strati più superficiali attraverso l'utilizzo di sostanze chimiche in grado di provocare un'esfoliazione controllata.

La procedura induce anche la riparazione delle cellule epiteliali dopo il danno, stimolando i fibroblasti a produrre collagene e aumentando conseguentemente lo spessore e l'elasticità della pelle.

Il trattamento è quindi indicato per ridurre l'invecchiamento cutaneo (crono-photoaging), per eleminare iperpigmentazioni (macchie) e discromie, correggere inestetismi causati da acne, cicatrici post operatorie, dermatite seborroica e smagliature.

Oggi si utilizzano soprattutto acidi ad azione superficiale o media, applicati in più sedute, evitando così di sottrarre a lungo il paziente dalle normali attività quotidiane.

Inoltre i nuovi peelings chimici prevedono l'associazione di più sostanze sinergiche a bassi dosaggi, che si potenziano reciprocamente riducendo notevolmente gli effetti collaterali.

Il trattamento

Dopo un'attenta analisi dermo-estetica, il medico consiglierà al paziente il peeling più adatto all'inestetismo da trattare, suggerendo un numero indicativo di sedute e illustrando i probabili risultati.

Il peeling è un trattamento indolore, eccetto un lieve bruciore, che non necessita di alcuna anestesia e può essere effettuato in ambulatorio. La procedura segue 4 fasi: detersione della cute, applicazione della sostanza esfoliante con pennello a ventaglio, rimozione o tamponamento e applicazione di crema o maschera lenitiva-restitutiva.

La seduta è di circa mezzora, ma la posa del peeling è di pochi minuti. La durata del ciclo di trattamenti varia a seconda delle condizioni della cute e dei risultati desiderati, tenuto conto che fra una seduta e l'altra possono trascorrere dai 7 ai 20 giorni, a seconda dei preparati e della risposta del paziente all'intervento.

Completata la guarigione della pelle, che richiede dai 7 ai 15 giorni, la superficie dell'epidermide apparirà liscia e levigata, le lesioni da acne saranno migliorate, le rughe assottigliate e le iperpigmentazioni schiarite.

Avvertenze, effetti indesiderati e controindicazioni

Nei 15-20 giorni che precedono il trattamento si consiglia di preparare la pelle con prodotti indicati dal medico, per rendere lo strato superficiale dell'epidermide più sottile, consentendo al peeling chimico di agire più facilmente. Inoltre in questo modo si può testare la sensibilità del derma e identificare eventuali intolleranze o allergie.

Dopo la procedura sull'area trattata si presenta un arrossamento diffuso, più o meno intenso a seconda della sensibilità della cute e in base al tipo di peeling utilizzato. Il rossore può durare da poche ore fino a qualche giorno e può essere accompagnato da lieve gonfiore.

Nei giorni seguenti al trattamento la pelle potrebbe apparire secca, con un'esfoliazione più o meno evidente. È rara, ma possibile, la presenza di croste, assolutamente da non rimuovere fino alla loro naturale caduta.

In soggetti predisposti potranno comparire anche temporanee iperpigmentazioni o potrà verificarsi un peggioramento transitorio di quelle esistenti.

Durante il trattamento si consiglia di evitare l'esposizione al sole e di proteggere sempre la pelle con creme solari a schermo totale. Anche nei mesi successivi è opportuno utilizzare efficaci creme con fattori di protezione medio alti, oltre a evitare l'utilizzo di lampade UV.

Il peeling chimico è controindicato nei seguenti casi:

• Infezioni in fase attiva dell'area da trattare;

• Allergie e dermatiti;

• Autoimmunopatie;

• Difetti congeniti della coagulazione;

• Gravidanza, allattamento;

• Interventi chirurgici recenti o ferite nell'area da trattare;

• Allergie ai componenti (all'acido acetilsalicilico nel caso del peeling all'acido salicilico);

• Uso di tretinoina. In tal caso si rende necessario un wash-out di almeno un mese.

 

I peelings chimici utilizzati

Alfaidrossiacidi (ad esempio acido glicolico e mandelico)

In caso di:

- invecchiamento cutaneo, cute secca-spenta-anelastica, rughe sottili;

- acne comedonica-cistica;

- dermatite seborroica;

- iperpigmentazioni, melasma, cloasma.

Soluzione di Jessner

In caso di:

- invecchiamento cutaneo lieve;

- iperpigmentazioni, melasma, cloasma;

- refreshing cutaneo.

Acido Salicilico

In caso di:

- acne in tutte le sue forme;

- photoaging in pazienti giovani;

- iperpigmentazioni post-infiammatorie e melasma.

TCA

In caso di:

- invecchiamento cutaneo in pazienti non più giovani;

- cheratosi;

- cicatrici post-acneiche/ post-chirurgiche.

Acido Piruvico

In caso di:

- acne, seborrea;

- rughe sottili.

Acido Retinoico (Vitamina A)

In caso di:

- cheratosi;

- crono-photoaging;

- iperpigmentazioni.

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